3. Tipologie

Analogico

MACKIE 1402 VLZ3 – Mixer analogico a 14 canali

I mixer analogici sono tuttora la scelta preferita di molti tecnici del suono per due motivi: il loro suono „caldo“ e il layout semplice e tradizionale. La somiglianza delle varie interfacce che possiamo trovare su differenti banchi analogici permette agli utenti di imparare velocemente a lavorare con nuovi modelli in modo semplice ed efficace. In particolare, il suono dell’equalizzazione analogica è molto difficile da superare: si possono passare addirittura delle ore nel tentativo di emularlo con sistemi digitali senza raggiungere gli stessi risultati. In un banco analogico, gli effetti come il compressore, il gate e il riverbero vengono inseriti tramite una serie di ingressi e uscite chiamati „aux“ e „inserts“ (di cui parleremo più avanti). Questo regala ai tecnici del suono una grande flessibilità ma implica maggiori complessità e dispendio di tempo.

Digitale

Yamaha 01X – Mixer digitale a 28 canali

I mixer digitali offrono generalmente funzioni molto simili a quelli analogici, tuttavia, il loro utilizzo può essere più complicato. Una semplice funzione che troveresti sul pannello di ogni mixer analogico può essere “nascosta” all’interno di una serie di menù digitali. In ogni caso, una volta acquisita la giusta familiarità, i vantaggi sono evidenti, ad esempio: l’elaborazione interna del segnale (OSP), il salvataggio dei missaggi e l’automazione dei controlli. Inoltre sarà possibile utilizzare gli effetti interni (compressore, riverbero, ecc…) su ogni canale senza la necessità di strumentazione aggiuntiva.

USB/FireWire

Phonic PHHB24FW MK II Helix Board

I mixer che presentano una connessione al computer (USB, Firewire) hanno lo stesso funzionamento delle tradizionali console analogiche (o digitali) ma con il valore aggiunto di includere schede audio integrate. Alcuni di questi presentano un’interfaccia basilare e, collegati alla postazione (DAW) danno la possibilità di registrare un semplice file stereo, mentre modelli più sofisticati permettono addirittura la registrazione multitraccia, il controllo del missaggio e sono spesso venduti insieme ad un apposito software.

Mixer attivi

the t.mix PM 184X II, mixer compatto attivo

I mixer attivi vengono usati normalmente in piccoli eventi e sono essenzialmente dei banchi tradizionali equipaggiati con un finale di potenza interno. Offrono una comoda soluzione per chi ha bisogno di un sistema di amplificazione portatile e facile da montare – tutto ciò che dovrai fare sarà collegare i microfoni e gli strumenti agli ingressi, le casse alle uscite ed il gioco è fatto. Un inconveniente dei mixer attivi è che, nel caso tu abbia bisogno di più potenza, potrebbe essere difficile aggiungere altri amplificatori e casse, tuttavia, molto spesso troverai un’uscita pre-amplificata che ti permetterà di alimentare un sistema più grande.

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