5. Come suonare

Le basi

L'armonica viene di solito tenuta con una mano mentre si coppetta con l'altra il retro dello strumento. Lo spazio che viene creato con la mano a coppa si comporta come la cassa di risonanza di una chitarra o un violino. E' bene inspirare profondamente e non affidare tutto il lavoro solamente a labbra e lingua. L'azione è simile a quando si canta, pertanto è essenziale controllare il respiro se si desidera suonare a lungo e produrre un buon suono. E' esattamente per questi motivi che si utilizza il termine "inspirazione" piuttosto che "aspirazione": è importante prelevare l'aria dal profondo del petto.

Note singole

Esistono due tecniche per poter suonare note singole sull'armonica: il cosiddetto puckering o fischio, e il tongue blocking. La maggior parte dei musicisti implementa una combinazione delle due.

Puckering

E' la maniera più semplice di suonare l'armonica. Bisogna semplicemente corrugare o contrarre le labbra poggiandole sul foro in cui si desidera espirare o inspirare isolandolo dagli altri. E' neccessario andare per tentativi prima di trovare la forma adatta dal momento che ogni bocca è diversa dall'altra.

Tongue-blocking

In questa tecnica si utilizza la lingua per bloccare i fori adiacenti a quello che si desidera espirare o inspirare. Su una diatonica Richter standard questa tecnica risulta più difficile sul registro più basso, motivo per cui viene generalmente utilizzata dal quarto foro in su.

Accompagnamento con accordi

Per suonare gli accordi è sufficiente espirare o inspirare all'interno di due o più fori contemporaneamente. Per un accompagnamento ritmico è possibile picchiettare con la lingua sui fori (producendo un suono simile a un "duh") oppure schioccandola contro il palato. A conti fatti, esistono tanti modi per influenzare il tono e il ritmo quanti la bocca ne permette. L'armonica è lo strumento più "vocale" che esiste.

Auto-accompagnamento

Se si riesce a padroneggiare la tecnica tongue blocking è allora possibile un auto-accompagnamento. Mentre si suona la melodia basta rilasciale la lingua per poter far suonare i fori che poco prima venivano bloccati, ottenendo così un accompagnamento ritmico vivace che aggiunge una nuova dimensione al suono.

Bending delle note con inspirazione

Questa tecnica aggiunge espressività ai suoni prodotti ed è ciò che manca ai suonatori di Richter. Per creare il bending di una nota in inspirazione è necessario modificare leggermente la forma della bocca, innalzando la parte posteriore della lingua e abbassando di conseguenza la parte anteriore, questo mentre la mandibola si muove in avanti. Come succede sempre quando si suona l'armonica però è necessara una certa dose di sperimentazione per poter trovare una tecnica di bending adeguata a ciascuna bocca. Con le dovute attenzioni sarà possibile ottenere due o addirittura tre note extra durante l'inspirazione attraverso i fori inferiori. Tuttavia questa tecnica risulterà più difficile nel registro più alto poichè le ance sono più corte.

Overblowing

Overblowing e overdrawing sono tecniche in cui si espira nelle ance a inspirazione e si inspira nelle ance a espirazione. Questo crea un innalzamento nel tono della nota, consentendo di suonare intere scale cromatiche su un'armonica diatonica standard Richter, oltre che essere usata per ottenere note addizionali anche su armoniche cromatiche o di altro tipo. Come sempre, la sperimentazione è la chiave di tutto; per poter raggiungere i risultati desiderati è importante utilizzare un metodo simile al bending standard, ma con una tecnica respiratoria potente e un controllo impeccabile.

Effetti

Si può affermare che l'armonica prende realmente vita nel momento in cui vengono introdotti effetti extra tramite l'utilizzo di mani e bocca, questo conferisce notevole colore ai toni prodotti. E' possibile utilizzare tecniche in vibrato per dar vita a sottili variazioni nel tono espandendo le possibilità musicali e regalando grande espressività a questo semplice strumento. Il fascino dell'armonica sta nel fatto che mani, bocca e petto contribuiscono tutti al tono che viene creato, garantendo a ciascun musicista la facoltà di produrre sonorità uniche, oltre che conferire grande flessibilità alla qualità del suono. Un leggero spostamento della lingua o un movimento della mano possono cambiare in un attimo l'intero risultato finale della Performance.

Vibrato manuale

E' una tecnica diretta e grezza che comporta la vibrazione dell'armonica stessa in alto e basso mentre si espira o inspira.

Vibrato di gola

Usato di solito per le note in inspirazione, è un modo per variare il tono prodotto regolando il flusso dell'aria. Prevede l' emissione di un suono simile a quando si pronuncia la lettera "H" nella parte posteriore della gola e durante l'inspirazione.

Vibrato di lingua

E' probabilmente la tecnica in vibrato più semplice da ottenere che si esegue ricercando un suono simile al verso "yuh-yuh-yuh” prodotto con la punta della lingua. Anche in questo caso il risultato dipende dalla forma della lingua stessa, ma una buona dose di sperimentazione porterà velocemente al successo. E' bene non esagerare con questa tecnica poichè troppo vibrato potrebbe risultare poco piacevole all'udito oltre che ridurre il potere espressivo, ma al contrario, una lunga nota prolungata che termina con un rigoglioso vibrato può essere incredibilmente suggestiva.

Tremolo

Mentre le tecniche in vibrato regolano il tono della nota le tecniche in tremolo hanno a che fare con l'interruzione del flusso d'aria. La tecnica base è quella del tremolo di mano, muovendo la mano a coppa è possibile infatti interrompere il flusso d'aria per creare il suddetto effetto; variando la velocità del movimento si rende il suono più vivo. Il tremolo di fiato è leggermente più difficile, dovendo ricercare un verso “uh-uh-uh” mentre si inspira/espira e ottendendo un suono ricco soprattutto se ci si concentra sulla respirazione diaframmatica.

Trilli

Sono una caratteristica fondamentale del genere blues e vengono prodotti tramite il movimento veloce dell'armonica da un lato all'altro in modo tale che i fori adiacenti possano suonare le note in rapida successione. Il segreto è quello di assicurarsi che ciascuna nota prodotta sia chiara e uniforme con un trillo veloce. Per ottenere questa tecnica è necessario muovere l'armonica creando così un controllo maggiore (e non il capo come alcuni musicisti fanno, altrimenti si rischia di ritrovarsi con bel un mal di testa alla fine della sessione!).

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