3. Cenni storici

Se includiamo il suo predecessore, la chitarra è uno strumento piuttosto antico (il suo nome deriva dalla cetra greca: kithara). Il modello a sei corde è un'invenzione relativamente recente e non ha la stessa tradizione degli strumenti da orchestra.

kithara

Il modello a sei corde, generalmente conosciuto come chitarra classica (con corde inizialmente in budello e successivamente in nylon), può essere fatto risalire al liutaio spagnolo Antonio Torres, nel 19° secolo. Nello stesso periodo, il tedesco Christian Friedrich Martin emigrò negli Stati Uniti e sviluppò una chitarra a sei corde di metallo.

Il prerequisito nei primi modelli fu di realizzare un corpo che potesse sopportare la forte tensione delle corde. Martin influenzò Orville Gibson il quale applicò il design del violino (parte superiore inarcata e paletta ad angolo) alla chitarra. Gibson avviò la produzione dei suoi strumenti e trovò l’apice del successo col celebre modello Les Paul.

Durante la prima decade del ventesimo secolo, la chitarra fu utilizzata principalmente come strumento ritmico nelle orchestre. I chitarristi di quel periodo vissero un momento per nulla facile, impegnati nell'ardua impresa di farsi spazio tra strumenti con volumi più alti. L’idea della chitarra dobro (resonofonica) ha dato una netta svolta allo sviluppo della percettibilità dello strumento.

Costantemente i cantanti si sentivano soffocati dalla prevaricazione degli altri strumenti, diventò così una pratica comune l’utilizzo del microfono. Fu solo una questione di tempo prima che qualcuno, ingegnosamente, propose di mettere un microfono anche di fronte alla chitarra.

I primi suoni amplificati furono prodotti con chitarre acustiche – i corrispondenti problemi dovuti all'amplificazione (cross-talk, feedback) sono ben noti. Il rimedio fu l'invenzione del pickup elettromagnetico che lavorava solo con corde di metallo. In seguito, l'esigenza di liberarsi anche del corpo cavo divenne evidente. I primi esperimenti con una chitarra meramente elettrica (affettuosamente ancora conosciuta come the Plank - la “tavola”) si presentarono in forme semplici/grossolane che consistevano in una tavola di legno con un manico grezzo e un pickup.

Un texano di nome Beauchamp sviluppò il primo pickup per chitarra elettrica smontandone uno da un vecchio giradischi ed esponendo il campo magnetico alla vibrazione delle corde invece che all'ago. Beauchamp fu anche il primo a costruire una chitarra senza corpo cavo (solid body). Tuttavia, la diffusione del suono amplificato si deve al chitarrista afroamericano Charlie Christian, che utilizzava una Gibson ES-150 (a corpo cavo) equipaggiata con un pickup che gli permetteva si suonare assoli anche all’interno di un’orchestra senza esserne sovrastato.

Altri pezzi di storia degni di nota furono: “the fryng pan” (la padella) e “the broom stick” (il manico di scopa), sviluppati da un emigrato svizzero di nome Richenbacher (gli americani non sapendo fare correttamente lo spelling del suo nome, chiamarono la marca Rickenbacker – il nome che porta tuttora).

Arriviamo così ai marchi che dominano il mercato moderno

Leo Fender iniziò riparando radio, giradischi, chitarre e amplificatori. Aveva un giudizio molto critico riguardo al processo di produzione delle chitarre dell'epoca, secondo lui troppo lungo e costoso. Con il suo collega George Fullerton, fondò la società Fender. Iniziò producendo chitarre hawaiane e in acciaio, usando la forma plank ancora in uso. Questa divenne la prima chitarra elettrica popolare prodotta in serie e comprendeva un enorme corpo piatto con un intaglio per permettere un migliore accesso ai tasti superiori, due pickup per una più ampia gamma di suoni e un manico imbullonato con 4 viti. Così nacque la telecaster, all'epoca (anni ‘50) il nuovo modello fu chiamato anche esquire, succesivamente broadcaster e, meno frequentemente, nocaster. Fu la crescente popolarità della televisione che garantì allo strumento il nome che porta ancora oggi. Qualche anno più tardi vide luce la Stratocaster che è stata e rimane, la chitarra elettrica di maggior successo di tutti i tempi. La sua estrema versatilità e il suo design insuperabile (alcuni modelli sono esposti in differenti musei) sono stati i fattori cardine per il suo sviluppo.

Gibson invece tardò di più ad ottenere il successo. Contrariamente a Leo Fender, aveva una tradizione da liutaio da conservare. Fu un grande chitarrista di grande talento e di ampie vedute di nome Lester Pollfuß, meglio conosciuto come Les Paul, che spinse la compagnia a cercare soluzioni innovative. Voleva uno strumento solid body e contribuì con le sue idee allo sviluppo del modello, cosa che gli consentì di intascare una eccezionale quantità di royalties e il suo nome impresso sulla chitarra.

Un altro passo importante va attribuito a Seth Lover per lo sviluppo del primo pickup Humbucker nel 1957. Grazie al “PAF” (patent applied for”, primo nome dato agli humbucker) fu possibile eliminare finalmente il rumore dei single coil. Le Les Paul, essendo dotate di humbucker, producevano suoni dolci e saturi ma questo non fu in linea con il mercato di quel momento che richiedeva suoni piuttosto chiari e brillanti. La produzione di Les Paul fu interrotta senza troppi indugi sostituita dalla più moderna SG.

Ad invertire la rotta furono chitarristi blues come Mike Bloomfield e, soprattutto, Eric Clapton che riscoprirono la Les Paul e la fecero diventare il mezzo per trasmettere il loro blues moderno e sporco degli anni '60. Da allora ogni volta che la Les Paul sembra finire nel dimenticatoio, un nuovo protagonista emerge e ne sancisce la rinascita, come i recenti esempi di Slash e Gary Moore nei primi anni '90.

Il 1958 portò un’ulteriore innovazione: la ancor celebre semi-acustica ES (Electro Spanish) della Gibson. Da non dimenticare inoltre i modelli semi-acustici della Gretsch.

Ci sono sicuramente tante altre marche che hanno cercato di apportare delle innovazioni e di lasciare il segno nella storia di questo formidabile strumento, ma fondamentalmente ogni tipo di chitarra affonda le sue radici nei modelli degli anni ‘50.

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