4. Tecniche di microfonazione

In condizioni standard il microfono viene quasi sempre piazzato molto vicino al cono, ma la sua posizione e l'allineamento possono cambiare notevolmente il suono che si otterrà in registrazione.

Un buon punto di inizio sarà quello di mettere il microfono in fronte all'amplificatore/cabinet e posizionarlo tra il centro ed il bordo del cono. Normalmente le posizioni più centrali faranno ottenere un suono più brillante e aggressivo, mentre verso il bordo si avrà un tono più caldo e morbido.

Utilizzando un microfono cardiode a poca distanza del cono si avrà il cosiddetto effetto di prossimità con un notevole incremento dei bassi. Variando la distanza e l'inclinazione del microfono si potranno ottenere diverse sfumature, quindi il consiglio è di "perdere" un po' di tempo e sperimentare.

Per aver il miglior risultato possibile si dovrà monitorare attentamente il suono in ripresa facendo attenzione che questo non sia contaminato da quello diretto dell'amplificatore. Questo è possibile attraverso una sala di ripresa ben isolata o se non se ne ha la possibilità, attraverso l'utilizzo di cuffie da studio di buona qualità con un ottimo isolamento acustico.

Un'altra pratica molto comune, consiste nel posizionare altri microfoni più distanti dall'amplificatore in modo da ottenere un suono più ambientale che, mescolato a quello più diretto dei coni, può dare ottimi risultati. Quando si vuole sperimentare con questo tipo di ripresa, bisogna sempre tener conto della fase per evitare che il suono invece di aggiungersi, vada a cancellare delle frequenze. La fase può essere semplicemente invertita attraverso controlli dedicati nella maggior parte dei software DAW in circolazione.

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