Lakewood M-18

Uno strumento incredibile, nel suono e nella qualità. I legni sono altamente selezionati e la finitura a pori aperti priva di gloss o vernice ne valorizza le qualità sia sonore che (e soprattutto) estetiche. E' la prima chitarra che suono con top in abete europeo, che risulta un po' più tenero e chiaro del solito sitka, e dopo qualche mese offre una notevolissima risonanza. L'ovangkol masello di fasce e fondo è uno spettacolo: riflessi tra il dorato, il verde e il marrone e un effetto contro luce a metà tra il fiammato e il marezzato, davvero bellissimo, e al suono è molto molto simile a un palissandro indiano, forse leggermente più deciso sulle medio-alte: Il manico è in mogano in due pezzi (tallura incollata) anch'esso in finitura satinata a pori aperti. La larghezza al nut è di 46mm, un po' più larga dei tradizionali 44mm (tipo Martin o Gibson) e la forma è una C non troppo "chubby". Alla prima presa può sembrare molto grosso, ma in realtà offre una suonabilità davvero ottima, e lo dico suonando fingerpicking. Tastiera dal radius abbastanza basso per una acustica e ponte in ebano di ottima qualità, magari un intarsio sulla tastiera tipo i classici dot sarebbero stati carini, ma va bene lo stesso. Le meccaniche sono delle fantastiche Schaller marchiate Lakewood, con delle bellissime chiavi in palissandro indiano, una delle tipiche caratteristiche Lakewood. La chitarra è priva del pin per tracolla al manico, ma è un semplice ed economico lavoro di liuteria. Il case Hilcox è spettacolare, solido, perfettamente imbottito, ampio vano per accessori e una chiusura sicurissima.
Forse qualche accessorio in più, visto anche il prezzo dello strumento, sarebbe stato gradito: in particolare non viene fornita della fondamentale allen key per la regolazione del truss rod (da 5mm, a braccio lungo come per le Martin).
Monta corde Elixir phosphor bronze nanoweb 12-53, a mio avviso buonissime.

Una chitarra di altissima liuteria, nonostante Lakewood proponga modelli di fascia ancora più alta. Si percepisce la solidità costruttiva, l'attenzione ai dettagli e l'amore con cui è stata costruita, suono e suonabilità davvero fantastiche. Se volete una chitarra di alta qualità, che possa invecchiare con voi, in legni maselli (magari strizzando anche l'occhio all'ecosostenibilità preferendo l'ovangkol al classico palissandro o abete europeo piuttosto che quello canadese), dal design a metà tra il classico e il moderno, questa è la chitarra che fa per voi. Enjoy!

Aggiornamento dopo un anno e mezzo: il suono si apre sempre di più con un conseguente aumento del volume e della risposta. Con un buon monitoraggio e controllo dell'umidità è spaventoso come arrivi a suonare questa chitarra. Nonostante la finitura al poliuretano che un po' mi spaventava nella resa sul medio-lungo termine, essendo comunque uno strato più sottile di quello di nitrocellulosa che si trova su Martin, Collings, Santa Cruz..., il legno segue alla grande il suo percorso di invecchiamento. Sono sempre più contento e innamorato di questo strumento, davvero una delle migliori chitarre possedute e suonate.